Ubuntu è una parola della lingua nguni-bantu che descrive l’intima essenza della condizione umana secondo la visione bantù. Ubuntu è la consapevolezza che la propria umanità è inestricabilmente collegata con quella dell’altro. L’Ubuntu è stato individuato da Desmond Tutu, premio Nobel per la pace del 1984 e protagonista con Nelson Mandela della riconciliazione del Sudafrica del post-apartheid, come l’anima stessa del Sud Africa “Nazione Arcobaleno”. Siamo partiti da questa parola (e da quell’esperienza) per dare corso ad un progetto rivolto ai minorenni e ai giovani adulti autori di reato.
Il progetto Ubuntu crea uno spazio in cui sia possibile una ricucitura del legame tra la comunità e il giovane. Con il reato il tessuto di connessione comunitaria è stato lacerato. Ubuntu propone la riparazione di quello strappo creando le condizioni per sfruttare al meglio le opportunità già esistenti nel sistema. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza che consenta di maturare una piena responsabilità rispetto al reato commesso e una forte consapevolezza del processo penale, nella convinzione che questi elementi siano le migliori garanzie per evitare la recidiva e per trasformare il reato ed il processo da problema ad occasione di crescita o, addirittura, di superamento di una condizione di devianza e marginalità.
Il progetto nasce come idea dell’avvocato Raffaele Caruso, ed è stato condiviso e sviluppato con il suo team di avvocati e con il Centro Clinico San Giorgio. Gli avvocati e gli psicologi che hanno dato vita a Ubuntu hanno deciso di provare a sistematizzare e strutturare le prassi consolidate maturate in vent’anni di esperienza.
Il progetto mira a colmare quello che sembra essere un vuoto, almeno parziale, esistente negli interventi più articolati di supporto ai minori e ai giovani adulti autori di reato con situazioni di devianza consolidate e complesse. Si fa riferimento a quei momenti delicati che sono il periodo che precede l’ingresso in comunità terapeutica o educativa e quello di uscita dalla comunità stessa; o a quelle situazioni in cui ci sarebbe bisogno di un intervento di contenuto intenso, ma il percorso comunitario non è adatto alla persona.
Responsabile: dott.ssa Carmen Attruia psicologa psicoterapeuta info@centroclinicosangiorgio.it